Green bond: cosa sono, chi li emette e quali vantaggi offrono alle aziende

In this article
Cosa sono i green bond?
Chi emette i green bond?
Il Green Bond Standard EU: nuove regole per un mercato più trasparente
I 4 principi chiave del Green Bond Standard EU
Il mercato dei green bond in Italia
Green bond: i 5 vantaggi per le aziende
Come Up2You può supportare la tua azienda nell’accedere a strumenti finanziari sostenibili
Green bond
Written by
Andrea Fumero
Published on
20.3.2025

{summary#bullet-1}

Cosa sono i green bond?

I green bond, o "obbligazioni verdi", sono strumenti finanziari nati con lo scopo di raccogliere fondi per finanziare progetti volti a uno sviluppo sostenibile. In altre parole, funzionano come le obbligazioni tradizionali, ma con un vincolo specifico: il capitale raccolto deve essere destinato a iniziative sostenibili, come il miglioramento dell’efficienza energetica, la produzione di energia da fonti rinnovabili o la tutela delle risorse naturali.

La nascita dei green bond risale al 2007, quando la Banca Europea degli Investimenti (BEI) ha emesso la prima obbligazione verde, il Climate Awareness Bond. Questo strumento finanziario ha aperto la strada a un mercato in continua espansione, rispondendo alla crescente esigenza di finanziare progetti a basso impatto ambientale.

Negli ultimi anni, il loro utilizzo è cresciuto rapidamente.

Imprese, banche, Stati e organismi sovranazionali, come la Banca Mondiale, emettono green bond per attrarre investitori attenti alla sostenibilità, riducendo così il potenziale costo del finanziamento.

{summary#bullet-2}

Chi emette i green bond?

Le figure autorizzate a emettere green bond sono cambiate nel tempo, adattandosi alla crescente importanza delle tematiche ESG e agli obiettivi globali di sostenibilità. Se inizialmente questi strumenti erano prerogativa esclusiva delle istituzioni finanziarie, oggi il panorama è molto più ampio.

Inizialmente, solo grandi enti finanziari e istituzioni sovranazionali, come la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e la Banca Mondiale, potevano emettere green bond. Il loro ruolo era fondamentale per promuovere investimenti in progetti a basso impatto ambientale, sostenendo la transizione ecologica a livello globale.

Con il passare degli anni, l’accesso all’emissione di green bond si è progressivamente ampliato. Anche le società municipalizzate e altri enti pubblici hanno iniziato a utilizzare questo strumento per finanziare interventi di sostenibilità locale, come il potenziamento del trasporto pubblico a basse emissioni, la riqualificazione energetica degli edifici e la gestione efficiente delle risorse idriche.

Questo allargamento è stato spinto anche dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) dell’Agenda 2030, che hanno rafforzato l’urgenza di destinare capitali alla lotta contro il cambiamento climatico.

Oggi, sempre più imprese private scelgono di emettere green bond per finanziare i propri progetti sostenibili. La crescita di questo mercato dimostra come la finanza sostenibile sia ormai un elemento chiave delle strategie aziendali e istituzionali.

{summary#bullet-3}

Il Green Bond Standard EU: nuove regole per un mercato più trasparente


Vista la rapida crescita del mercato dei green bond, l'Unione Europea ha deciso di introdurre una regolamentazione per garantire maggiore coerenza e comparabilità tra le obbligazioni verdi, riducendo al contempo il rischio di greenwashing.

Questo è un vantaggio sia per gli emittenti, che possono contare su un quadro normativo chiaro, sia per gli investitori, che avranno strumenti più affidabili per valutare la reale sostenibilità dei progetti finanziati.

Il Regolamento (UE) 2023/2631 definisce uno standard volontario sviluppato dalla Commissione Europea per promuovere lo sviluppo di un mercato di green bond solido e credibile.

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE il 30 novembre 2023, il regolamento è entrato in vigore il 20 dicembre 2023, ma le sue disposizioni sono applicabili a partire dal 21 dicembre 2024.

L'obiettivo è quello di un mercato dei green bond più trasparente e resiliente, capace di convogliare gli investimenti verso progetti realmente sostenibili, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo e della transizione verso uno sviluppo più sostenibile.

Europa dallo spazio di notte con 12 stelle gialle sopra

{summary#bullet-4}

I 4 principi chiave del Green Bond Standard EU


Per essere conformi al Green Bond Standard EU, gli emittenti devono rispettare quattro requisiti fondamentali. Vediamoli insieme.

  1. Allineamento alla Tassonomia UE
    Il capitale raccolto tramite green bond deve essere destinato esclusivamente a progetti in linea con la Tassonomia UE. È prevista una flessibilità del 15% solo per i settori non ancora coperti dalla Tassonomia e per alcune attività specifiche. Con la proposta di revisione della Tassonomia annunciata dalla Commissione Europea  all’interno del Pacchetto Omnibus, sarà necessario capire come evolverà questo punto.

  2. Maggiore trasparenza
    Gli emittenti devono fornire report dettagliati sull’allocazione dei proventi, garantendo il massimo livello di trasparenza. Questo include:
    • una scheda informativa pre-emissione, che spiega come saranno utilizzati i fondi;
    • un rapporto post-emissione, con dettagli sull’allocazione del capitale e sull’impatto ambientale del progetto finanziato;
    • una verifica pre e post-emissione da parte di revisori esterni indipendenti.

  3. Revisione esterna indipendente
    Tutti i green bond emessi secondo il green bond Standard EU devono essere sottoposti a una valutazione indipendente da parte di un revisore esterno. Questo passaggio garantisce la conformità con la normativa e l’effettivo allineamento alla Tassonomia UE.

  4. Supervisione da parte dell’ESMA
    I revisori esterni che certificano i green bond devono essere registrati e supervisionati dall’Autorità Europea degli Strumenti Finanziari e dei Mercati (ESMA). Questo garantisce la qualità delle verifiche, la tutela degli investitori e l’integrità del mercato.


Con l’introduzione del Green Bond Standard EU, l’Unione Europea punta a rendere il mercato delle obbligazioni verdi più affidabile, trasparente e orientato a un reale impatto ambientale, consolidando così il ruolo della finanza sostenibile nella transizione ecologica.

{summary#bullet-5}

Il mercato dei green bond in Italia


In Italia, il mercato dei green bond ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni, spinto dalla crescente attenzione verso la finanza sostenibile.

Un ruolo chiave in questo sviluppo è stato svolto da Borsa Italiana, che ha promosso standard informativi volti a garantire maggiore trasparenza e comparabilità tra le obbligazioni verdi.

Con l’espansione del mercato, anche i soggetti autorizzati a emettere green bond sono aumentati. Se inizialmente questi strumenti erano prerogativa delle istituzioni finanziarie, oggi anche grandi aziende come ENEL, Ferrovie dello Stato e Intesa Sanpaolo hanno iniziato a emettere obbligazioni verdi per finanziare progetti di sostenibilità.

BTP green vs green bond: quali sono le differenze?


Un'importante novità nel panorama italiano è rappresentata dai BTP green, una particolare categoria di Titoli di Stato legati alla finanza sostenibile.

Questi strumenti di debito, emessi dal governo italiano, sono destinati esclusivamente al finanziamento di spese pubbliche con un impatto ambientale positivo, contribuendo così alla transizione ecologica del Paese.

La prima emissione di BTP green risale al 3 marzo 2021, con scadenza fissata al 30 aprile 2045.

Sebbene i BTP green rientrino nella categoria più ampia dei green bond, presentano alcune differenze fondamentali. Vediamo quali sono.

  • BTP green
    Sono una tipologia specifica di green bond emessi esclusivamente dallo Stato italiano, attraverso il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). I proventi raccolti vengono destinati unicamente a spese pubbliche con un impatto ambientale positivo, come infrastrutture sostenibili, efficienza energetica e mobilità verde.

  • Green bond
    Termine generico che indica obbligazioni emesse per finanziare progetti con benefici ambientali. Possono essere emessi non solo dai governi, ma anche da istituzioni finanziarie, aziende private ed enti locali, e i fondi raccolti possono finanziare sia progetti pubblici che privati.

{summary#bullet-6}

Green bond: i 5 vantaggi per le aziende


Le aziende italiane possono utilizzare i green bond per finanziare progetti innovativi e sostenibili, rafforzando la loro competitività sia a livello nazionale che internazionale.

Sfruttare questi strumenti permette di ottenere finanziamenti sostenibili in grado di ridurre i rischi legati al cambiamento climatico, migliorare il rapporto con gli stakeholder e consolidare il proprio posizionamento competitivo.

Vediamo meglio in dettaglio questi vantaggi.

  • Migliore reputazione aziendale: dimostrare un impegno concreto verso la sostenibilità rafforza l’immagine del brand e la fiducia di clienti, partner e istituzioni.

  • Allineamento con politiche ESG: l'investimento in green bond dimostra un impegno concreto verso pratiche sostenibili e responsabili rispondendo alle aspettative di stakeholder attenti ai criteri ESG (Environmental, Social, and Governance). ​
  • Maggiore fiducia da parte degli stakeholder: un chiaro impegno per la sostenibilità aziendale migliora i rapporti con clienti, dipendenti, comunità locali e istituzioni.
  • Riduzione dei rischi climatici e normativi: investire in sostenibilità aiuta a mitigare i rischi derivanti da normative ambientali più stringenti e dagli impatti del cambiamento climatico.
  • Condizioni di finanziamento più vantaggiose: i green bond offrono spesso tassi di interesse più contenuti, grazie al minor profilo di rischio associato agli investimenti per la transizione ecologica. Questo consente alle aziende di accedere a capitali a costi più competitivi rispetto ai finanziamenti tradizionali.
Come Up2You può supportare la tua azienda nell’accedere a strumenti finanziari sostenibili

Grazie all’esperienza del nostro team e alle nostre tecnologie proprietarie possiamo supportare la tua azienda nell’accedere a fondi di investimento sostenibile che sfruttano i green bond.

Ecco alcune delle soluzioni più efficaci offerte da Up2You.

  • Carbon footprint aziendale: calcoliamo le emissioni di Scope 1, 2 e 3 prodotte dalla tua azienda allineate con le metriche richieste dal SFDR (carbon footprint, intensity, fossil fuel exposure) adottando la metodologia definita dal GHG Protocol.
  • Redazione del bilancio di sostenibilità: elaboriamo il tuo bilancio di sostenibilità allineato agli standard VSME, ESRS o GRI.
  • Strategia di decarbonizzazione: definiamo la strategia di decarbonizzazione identificando azioni concrete per ridurre l’impatto ambientale della tua azienda.
Contattaci
Contattaci
Contattaci
Contattaci
Sostenibilità nel settore finanziario, scarica lo studio di settore
Scarica gratuitamente lo studio di settore e scopri come sta evolvendo la finanza per rispondere alle nuove sfide di sostenibilità. Clicca il pulsante qui sotto.
Scarica lo studio di settore