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Cosa si intende per green marketing?
Il green marketing (o ecological marketing) consiste nello sviluppare strategie di comunicazione che hanno l’obiettivo di promuovere e valorizzare le attività e le politiche di sostenibilità messe in atto dall’azienda.
In poche parole, fare marketing sostenibile significa usare il percorso di sostenibilità intrapreso dall’azienda come leva di marketing per differenziarsi dai competitor.
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4 esempi di strategie di green marketing
Vediamo alcune strategie di green marketing che puoi applicare alla tua azienda.
- Branding green: molte aziende ridisegnano il proprio branding per riflettere i valori di sostenibilità. Cambiare il packaging, il logo, o l’immagine del prodotto può comunicare immediatamente il tuo impegno green ai consumatori.
- Green advertising: usare campagne ad hoc per comunicare una specifica attività di sostenibilità intrapresa, un efficientamento di un prodotto o servizio dal punto di vista ambientale, oppure un prodotto o servizio con delle performance di sostenibilità migliori della media (attraverso dati e informazioni reali e dimostrabili).
- Partnership sostenibili: collaborare con enti e organizzazioni no-profit per sostenere cause ambientali può aumentare la credibilità del tuo brand e dimostrare un impegno concreto.
- Condivisione del bilancio di sostenibilità: il bilancio di sostenibilità può essere uno strumento estremamente efficace per comunicare il proprio impegno di sostenibilità. Si tratta di uno strumento di rendicontazione standardizzato che permette di comunicare le proprie scelte aziendali in ambito di sostenibilità ambientale, sociale e di governance.
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A cosa serve il green marketing? Ecco perché usare la sostenibilità come strategia di comunicazione
Ormai è un dato di fatto: i consumatori di oggi, soprattutto se millennial o appartenenti alla generazione Z, sono attenti alla sostenibilità e alle aziende che portano avanti in modo concreto il loro impegno di tutela ambientale.
A dimostrarlo sono diversi studi:
- un’analisi del MIT Sloan Management Review ha mostrato che le aziende che hanno incorporato la sostenibilità nelle loro strategie aziendali hanno ottenuto un aumento del 37% nella loro reputazione e un aumento del 18% nel loro valore di mercato;
- uno studio condotto dalla società di consulenza Accenture ha rivelato che le aziende che hanno adottato pratiche sostenibili hanno visto un aumento del 13% nella loro redditività e un aumento del 20% nella loro produttività;
- la società di ricerca di mercato Nielsen ha mostrato che il 66% dei consumatori è disposto a pagare di più per prodotti provenienti da aziende impegnate in pratiche sostenibili.
In questo panorama, le imprese si trovano a dover analizzare le proprie attività e capire come ridurre l’impatto ambientale.
Quando si tratta di comunicare un percorso di sostenibilità, però, bisogna fare molta attenzione: i rischi sono tanti e in alcuni casi possono rivelarsi davvero dannosi per le aziende.
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Come fare green marketing: 6 consigli per una comunicazione efficace
Una campagna di green marketing di successo non si basa solo sul promuovere prodotti sostenibili, ma anche su una comunicazione trasparente e coerente. Vediamo di seguito 5 step da seguire.
- Analizza il tuo impatto ambientale: prima di promuovere una campagna sostenibile, è fondamentale capire qual è il reale impatto ambientale dell’azienda.
- Definisci obiettivi chiari: gli obiettivi devono essere misurabili e realistici, anche per assicurarsi che siano raggiungibili ed evitare di cadere nel greenwishing. Ad esempio, ridurre le emissioni di CO2 del 20% in cinque anni.
- Scegli materiali e processi adatti: dall’imballaggio alla logistica, ogni aspetto del prodotto o del servizio deve essere il più possibile coerente con la strategia di sostenibilità e la sua comunicazione.
- Comunicazione trasparente: evita il greenwashing. La comunicazione deve essere basata su fatti reali, supportati da certificazioni riconosciute, come ISO 14001 o B Corp.
- Sfrutta canali digitali: le piattaforme social sono uno strumento potente per condividere il tuo impegno ambientale e interagire con i consumatori in modo trasparente.
I 3 comandamenti del green marketing
- Essere certi dell’impegno che si dichiara: se ci si vuole dedicare a una strategia di green marketing, è fondamentale essere coerenti, trasparenti e concreti.
- Sostenere tutte le affermazioni che si fanno con prove: essere vaghi non sostiene in modo esaustivo le attività di un’azienda sostenibile.
- Non ingannare il consumatore con termini fuorvianti come “tutto naturale”, “riciclato”, o con affermazioni tipo “la nostra azienda è green!” o “siamo sostenibili!”: attenzione alle etichette!
Approfondiamo meglio l’argomento nella nostra guida gratuita sui green claim.
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Come NON fare green marketing: attenzione al greenwashing
Col termine greenwashing si intende una strategia di comunicazione o di marketing che presenta come sostenibili delle attività, cercando di nasconderne l’impatto negativo.
Si tratta, in pratica, di darsi una patina di credibilità ambientale distogliendo l’attenzione dagli effetti negativi delle proprie attività o dei propri prodotti. Eccoci, quindi, davanti al vecchio dilemma tra essere e apparire.
Ma bisogna essere per forza poco professionali per adottare il greenwashing? Purtroppo la risposta è no, e per questo le aziende devono prestare particolare attenzione alle proprie iniziative in ambito sostenibilità per evitare di ottenere questo spiacevole bollino.
Ci aiuta a capirne di più Alessandro Broglia, Co-Fondatore e Chief Sustainability Officer di Up2You.
<L’interesse verso la sostenibilità ambientale è in fortissima crescita: questo comporta da un lato un continuo sviluppo di nuove soluzioni, dall’altro, però, favorisce la nascita di player più “improvvisati” che propongono soluzioni amatoriali al problema.
Di pari passo, anche le aziende vedono sempre più spesso i propri competitor muovere dei passi nella direzione della sostenibilità e si rendono conto che non possono più attendere. Talvolta, non sapendo come muoversi, scelgono soluzioni improvvisate, ancor peggio se unite a claim d’effetto.
Un esempio? Dichiarare un prodotto di plastica monouso “a impatto zero” perché l’azienda ha collaborazioni con enti benefici per la tutela degli oceani.
Anche qualora l’azienda avesse compiuto questa iniziativa con le migliori intenzioni, sarà probabilmente oggetto di spiacevoli, ma meritate, accuse di greenwashing.
Ovviamente è un approccio molto semplicistico e comodo, ma espone incredibilmente l’azienda che potrà cavalcare lo slogan per qualche mese, finendo però nell’occhio del ciclone. Oltre a non valerne certo la pena, gli impatti concreti sull’ambiente saranno assai limitati.
In Up2You riteniamo che adottare un approccio tecnico-scientifico alla sostenibilità ambientale, basato su best-practice e standard internazionali, sia fondamentale.
C’è però una differenza rispetto alle grandi società di consulenza o enti di ricerca: vogliamo renderlo semplice tanto quanto l’azione “facilona” in stile greenwashing che sconsigliamo.
Alcune nostre soluzioni, per esempio, guidano le aziende in un percorso verso la sostenibilità ambientale con un approccio bullet-proof e con la semplicità di un abbonamento mensile, come Netflix.
Secondo noi questa è un’arma potentissima contro il greenwashing.>