Essere un consumatore consapevole vuol dire, soprattutto per le generazioni più giovani, scegliere aziende sostenibili e prodotti con un basso impatto ambientale.
Ti sei mai chiesto quale sia l’opinione dei consumatori sulle scelte sostenibili in azienda? Se alcune generazioni di acquirenti non modificano facilmente i propri consumi in base a questi fattori, sono i più giovani a spingere verso un consumo consapevole e sostenibile. Millennial e Gen Z sono, secondo molte ricerche, influenzati (e a volte spaventati) dall’ecoansia* che li guida sia nelle loro scelte di vita sia, soprattutto, negli acquisti.
Ecco come attrarre il consumatore consapevole, comunicare in maniera trasparente e dimostrare che sì, meriti la sua fiducia perché le tue scelte sono concrete e sostenibili.
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Consumatori e sostenibilità, qualche dato
Il rapporto tra consumatori e sostenibilità è cambiato in maniera radicale negli ultimi anni. L’attenzione verso il cambiamento climatico e le sue conseguenze ha, da un lato, generato ecoansia, ma, dall’altro, spinto i più giovani a un consumo consapevole e sostenibile. Il 21% delle persone, secondo il 7° Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile, è disposto a spendere di più per acquistare prodotti che considera ecologici o legati ad aziende virtuose.
Il settore più influenzato da questa scelta è quello del Made in Italy, insieme ai prodotti di cosmetica e quelli della cura della persona. Come mai questa attenzione così particolare? Perché nel mondo della cosmetica e dell’igiene personale la necessità di prodotti sostenibili si fa doppia:
- Il consumatore cerca di ridurre il proprio impatto nella quotidianità, e farlo nei momenti di cura di sé e della propria igiene è un modo semplice di introdurlo nei propri rituali giornalieri.
- I prodotti che si applicano sulla pelle, come appunto cosmetici e prodotti per la cura della persona, vengono considerati meno dannosi se più naturali, con la conseguente ricerca di ingredienti naturali e aziende attente all’ambiente.
La stessa ricerca ha anche sottolineato che per il 30% degli intervistati un’azienda è sostenibile se è carbon neutral. Da qui la necessità non solo di ridurre le emissioni totali di CO₂, ma anche di comunicare in maniera trasparente e accessibile le scelte verso un modello di produzione più ecologico.
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Il consumatore consapevole: millennial e Gen Z a confronto
Perché le due generazioni di giovani adulti (i Millennial, nati nel periodo 1981-1996, e i Gen Z, nati dal 1997 al 2009) sono così attente alla sostenibilità? Bisogna prestare attenzione quando si parla in generale di consumatore consapevole “giovane”. Alcuni degli older Millennials infatti hanno superato la soglia dei 40 anni e sono la fascia di clienti con la più alta attenzione verso il consumo consapevole e sostenibile. Sono coppie e a volte anche genitori, hanno creato le proprie famiglie e vivono da soli da almeno 10-15 anni, e hanno vissuto le più grosse crisi economiche e sociali del dopoguerra.
È per questo motivo che stanno attenti ai loro consumi: sanno di dover risparmiare ma allo stesso tempo hanno preso coscienza dei danni che i consumi dei loro genitori e dei loro nonni hanno provocato al Pianeta. Si tratta, in poche parole, della generazione che ha spinto per gli SDG (gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile) e della più sensibile all’idea di lasciare un mondo migliore alle generazioni future.
Quella successiva, dei Gen Z, è la generazione dei giovani adulti. Molti di loro si trovano all’università o ne sono appena usciti, conoscono a fondo le problematiche del cambiamento climatico e pretendono dalle aziende azioni concrete che vengano trasmesse in maniera onesta e trasparente. Nel loro insieme sono quindi la fascia demografica che non solo cerca risposte per reagire alla crisi climatica, ma è anche più disposta a compiere azioni e fare scelte di consumo consapevole.
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Millennial, sostenibilità e greenwashing
Come azienda di grandi, piccole o medie dimensioni il tuo obiettivo è conquistare la fiducia delle generazioni più giovani senza fare quello che definiamo greenwashing. Non bastano le promesse vuote e le azioni simboliche, il consumatore consapevole vuole avere garanzie più solide del reale interesse dell’azienda nel ridurre il proprio impatto e creare valore per la società.
Per attrarre questo pubblico e per diventare veramente un’azienda attiva nel contrasto al cambiamento climatico, quello che devi fare è calcolare, ridurre, compensare le emissioni di CO₂ e comunicare in maniera chiara e accessibile il modo in cui lo fai. Non sai da dove cominciare? Calcola la tua carbon footprint aziendale e ottieni un report personalizzato.
Questo ti aiuterà a:
- migliorare la brand awareness tra i consumatori più giovani;
- diffondere una cultura di consumo consapevole e sostenibile tra i tuoi clienti;
- fare un passo avanti verso la creazione di un ambiente produttivo veramente green.
Contattaci per scoprire tutto quello che possiamo fare per andare, insieme, verso la decarbonizzazione.