Emissioni Scope 4: cosa sono e cosa dobbiamo aspettarci

In questo articolo
Cosa si intende per emissioni Scope 4?
Che cosa sono le emissioni Scope 1, 2 e 3? Un breve recap
Esempi di emissioni Scope 4
Come calcolare lo Scope 4
Quali sono i vantaggi dell’introduzione dello Scope 4?
Come Up2You può aiutarti nel calcolo della carbon footprint
Copertina che rappresenta le emissioni di Scope 4 con 4 immagini di azioni per la riduzione delle emissioni e la scritta Scope 4 al centro
Scritto da
Niccolò Crippa
Aggiornato al
20.9.2024

Con l’introduzione di nuove direttive di sostenibilità, come la CSRD, si allarga sempre di più il perimetro di aziende soggette a obblighi di rendicontazione, e la sostenibilità ambientale diventa inevitabilmente un tema sempre più noto per chi fa impresa.

Molte aziende hanno preso familiarità con il concetto di emissioni di Scope 1, 2 e 3 (anche se le difficoltà nella rendicontazione sono ancora evidenti), ma c’è un’altra categoria di emissioni che sta iniziando a guadagnare attenzione: le emissioni di Scope 4.

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Cosa si intende per emissioni Scope 4?


Il termine "Scope 4" è relativamente nuovo e ancora non pienamente definito a livello globale. È una metrica introdotta dal World Resource Institute nel 2013 e, a differenza degli Scope 1, 2 e 3, evidenzia l’impatto ambientale positivo dei prodotti e dei servizi di un’azienda.

In pratica, lo Scope 4 di un’azienda si riferisce alle emissioni evitate o risparmiate dai propri clienti grazie alle performance dei propri prodotti o servizi.

Questa nuova categoria di emissioni non è ancora ufficialmente riconosciuta dal GHG Protocol, ma sta diventando sempre più importante per le imprese che cercano una comprensione ancora più completa del proprio impatto ambientale, e che hanno già rendicontato con successo le emissioni di Scope 1, 2 e 3.

Prima di proseguire con lo Scope 4, facciamo un breve ripasso di cosa rappresentano le emissioni di Scope 1, 2 e 3.

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Che cosa sono le emissioni Scope 1, 2 e 3? Un breve recap


Le emissioni Scope 1, 2 e 3 si riferiscono a diverse categorie di emissioni di gas serra (GHG) associate alle attività di un'organizzazione. Sottolineiamo che sono queste 3 le categorie su cui un’azienda deve focalizzarsi; lo Scope 4 è un calcolo in più, oltretutto non ancora standardizzato.

  • Scope 1: provengono direttamente dalle fonti di proprietà o controllate dall'organizzazione, come caldaie, veicoli aziendali e processi industriali.
  • Scope 2: rappresentano le emissioni indirette legate all'energia acquistata e utilizzata dall'organizzazione, come l'elettricità, il calore o il vapore.
  • Scope 3: includono tutte le emissioni indirette a monte e a valle della catena del valore, ovvero quelle prodotte da fornitori e clienti, come le emissioni derivanti da trasporti, rifiuti e acquisti di beni e servizi.

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Esempi di emissioni Scope 4


Tornando allo Scope 4, proviamo a fare qualche esempio per capire nella pratica di cosa si tratta.

Abbiamo visto che lo Scope 4 rappresenta le “emissioni evitate”, quindi tiene conto delle riduzioni di emissioni che si verificano come risultato dell'uso di un prodotto o servizio.

Per esempio, prodotti e servizi come sistemi di gestione intelligente dell'energia, o servizi di teleconferenza permettono di ridurre le emissioni di gas serra grazie a una maggiore efficienza.

I servizi di teleconferenza, infatti, riducono la necessità di compiere viaggi di lavoro, evitando le emissioni dovute agli spostamenti.

Lo stesso vale per i servizi di decarbonizzazione offerti da aziende come Up2You, che permettono ad altre realtà di ridurre le proprie emissioni.

In pratica, tutti i prodotti e servizi che permettono di ridurre le emissioni, grazie a una maggiore efficienza o a funzionalità specifiche, contribuiscono alle emissioni Scope 4 dell’azienda che li eroga.

tre dipendenti di un'azienda per l'energia rinnovabile come esempio di Scope 4

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Come calcolare lo Scope 4


Di nuovo, ricordiamo che lo Scope 4 non è ancora formalmente integrato nel GHG Protocol, e che attualmente non esiste un metodo standardizzato per il calcolo di questa categoria di emissioni.

È importante che questo punto sia chiaro perché, in assenza di standard e regolamentazioni ufficiali, un’azienda che fa comunicazione sullo Scope 4 per vie ufficiali può facilmente cadere in accuse di greenwashing.

Tuttavia, molte aziende stanno sperimentando questo calcolo con modelli basati su analisi del ciclo di vita (LCA) e scenari di riduzione comparativa. Questi approcci considerano l'intero ciclo di vita di un prodotto o servizio e valutano come determinate innovazioni o cambiamenti nei processi possano ridurre le emissioni GHG.

Se si volesse valutare lo Scope 4 di un prodotto, un metodo di calcolo sensato (sensato perché attualmente non esiste un metodo standardizzato) potrebbe essere rappresentato dai seguenti step principali:

  1. stabilire una base di riferimento;
  2. valutazione del ciclo vita (LCA);
  3. confronto con alternative meno efficienti.

Proviamo a entrare nel dettaglio di questo metodo.

Il primo passo consiste nello stabilire una base di riferimento, ovvero la valutazione delle emissioni che si sarebbero verificate in assenza del prodotto o servizio in esame.

Ad esempio, le emissioni di un elettrodomestico a basso consumo energetico verrebbero confrontate con quelle di elettrodomestici standard. Questa base di riferimento fornisce un punto di riferimento per misurare le riduzioni delle emissioni ottenute dal prodotto o servizio.

In questo senso, occorre condurre un’analisi LCA (analisi del ciclo vita) per poterla confrontare con la base di riferimento, rappresentata dall'alternativa meno efficiente.

La differenza di impatto emissivo tra la base di riferimento e il prodotto o servizio preso in esame rappresenterebbe quindi lo Scope 4.

Chiaramente si tratta di un modello semplificato, che non può essere utilizzato per comunicare ufficialmente le performance ambientali di un prodotto o servizio. Questo approccio aiuta però a comprendere cosa potrebbero effettivamente rappresentare le emissioni di Scope 4, in attesa di standard e regolamentazioni ufficiali.

3 step del calcolo dello Scope 4: identificazione base di riferimento, valutazione ciclo vita, confronto alternative

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Quali sono i vantaggi dell’introduzione dello Scope 4?


Lo Scope 4 presenta sicuramente grosse potenzialità. Introdurre e regolamentare questa categoria di emissioni potrebbe portare numerosi vantaggi, sia per il pianeta, che per le aziende.

Misurare le emissioni Scope 4 allineerebbe le imprese su obiettivi di sostenibilità più ambiziosi e olistici. Inoltre, poter valutare l’impatto positivo di propri prodotti e servizi porterebbe a un atteggiamento proattivo, essenziale in un panorama aziendale sempre più attento alla sostenibilità ambientale.

Vediamo alcuni vantaggi specifici del calcolo delle emissioni di Scope 4:

  • offre una visione completa dell'impatto ambientale di un'azienda, inclusi gli effetti positivi dei suoi prodotti e servizi;

  • incoraggia l'innovazione nella progettazione di prodotti e servizi orientata alla sostenibilità;

  • dimostra l'impegno dell'azienda nella gestione ambientale completa, migliorando la reputazione aziendale. 

Il futuro delle emissioni Scope 4: cosa dobbiamo aspettarci                


Il futuro delle emissioni di Scope 4 è senz’altro promettente e ha un grosso potenziale per il miglioramento delle strategie ambientali delle aziende. Tuttavia la sua piena integrazione e l'adozione diffusa tra i settori richiederanno probabilmente diversi anni.

Le metodologie di calcolo rappresentano solo una teoria e la mancanza di standard da seguire per il calcolo e la rendicontazione delle emissioni risparmiate/evitate rappresenta una grossa sfida.

Inoltre molte aziende si trovano ancora di fronte alla sfida di rendicontare correttamente le emissioni di Scope 1, 2 e soprattutto di Scope 3. Il calcolo di queste ultime, in particolare, rappresenta ancora un grosso ostacolo per la maggior parte delle aziende che deve affrontare la rendicontazione delle emissioni.

Dal momento che le imprese stanno ancora lavorando per comprendere queste 3 categorie, l'integrazione delle emissioni Scope 4 nelle pratiche di segnalazione standard potrebbe richiedere diversi anni.Lo stesso World Resources Institute (WRI) raccomanda che le aziende dovrebbero inizialmente concentrarsi sul calcolo e la rendicontazione delle loro emissioni Scope 1, 2 e 3 per stabilire una comprensione completa del loro profilo di emissioni totale.

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