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Cosa si intende con carbon footprint: traduzione e significato
La carbon footprint (impronta di carbonio) è la misura della quantità di emissioni di gas a effetto serra che viene rilasciata nell’ambiente, espressa in tonnellate di CO2 equivalente. Può essere associata alla realizzazione di un prodotto, all’erogazione di un servizio, o anche a un’attività compiuta quotidianamente da ciascuno di noi.
La carbon footprint è l’elemento chiave per valutare il contributo che le attività umane hanno sul cambiamento climatico e comprende la quantità di emissioni di gas climalteranti, generate in modo diretto o indiretto dalle attività svolte.
Calcolare la carbon footprint aiuta a capire quali attività generano emissioni e a identificare le azioni da intraprendere per ridurle.
Non si tratta solo di CO2, secondo le indicazioni del Protocollo di Kyoto, i gas serra che fanno parte delle emissioni GHG sono:
- anidride carbonica (CO₂, da cui il nome "impronta carbonica");
- metano (CH4);
- monossido di diazoto (N2O);
- idrofluorocarburi (HFC);
- perfluorocarburi (PFC);
- esafluoruro di zolfo(SF6).
Per facilitare la quantificazione del loro contributo al cambiamento climatico, le emissioni di questi gas vengono tradotte in CO₂ equivalente. In pratica, quando si parla di tonnellate di CO₂ eq, il dato comprende tutti i gas a effetto serra.
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Perché calcolare la carbon footprint di un’azienda? I 5 motivi principali
Calcolare la carbon footprint è il primo passo per un’azienda che vuole iniziare un percorso di sostenibilità ambientale.
Compiere questo passaggio è necessario per prendere consapevolezza del proprio impatto sull’ambiente e individuare quali sono le attività responsabili della produzione di emissioni di CO2 eq (fonti emissive).
Solo dopo il calcolo è possibile mettere in atto delle strategie per ridurre l’impatto ambientale della propria azienda.
Inoltre, calcolare la carbon footprint e iniziare un percorso di sostenibilità ambientale comporta numerosi vantaggi dal punto di vista aziendale:
- permette di diventare fornitori di grandi brand, che sono tenuti a conoscere le emissioni della propria catena di fornitura;
- aiuta l’azienda a essere in linea con le richieste di mercato, visto che la clientela è sempre più attenta all’impatto ambientale di prodotti e servizi;
- è fondamentale per allineare l’azienda a nuovi obblighi normativi e direttive europee come la CSRD, per evitare sanzioni e penalizzazioni;
- rappresenta un punto fondamentale da inserire all’interno del proprio bilancio di sostenibilità.
- è la base di partenza per ottenere certificazioni di sostenibilità come B Corp e ISO 14064-1, o aderire a iniziative come SBTi.
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Come si calcola la carbon footprint
Il calcolo della carbon footprint si basa sull'analisi di diverse attività quotidiane e processi aziendali che contribuiscono alle emissioni di gas serra.
Questo include l'uso dell'energia, i mezzi di trasporto utilizzati, la produzione e il consumo di beni e servizi, e molto altro. Il calcolo avviene attraverso la raccolta di dati specifici su queste attività e l'uso di fattori di emissione per convertire queste attività in tonnellate di CO2 equivalente.
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Gli standard di riferimento per il calcolo della carbon footprint
Per garantire che il calcolo della carbon footprint sia preciso e confrontabile, esistono diversi standard internazionali, come il Greenhouse Gas Protocol (GHG Protocol) e la norma ISO 14064.
Questi standard forniscono linee guida dettagliate su come misurare le emissioni di gas serra, assicurando che le aziende e gli individui possano calcolare e riportare la propria carbon footprint in modo coerente e trasparente.
ISO 14064
La certificazione di conformità ISO 14064 attesta che il calcolo dell'impronta di carbonio di un’organizzazione, nell'ambito di un esercizio annuale, è avvenuto secondo la norma tecnica nazionale UNI EN ISO 14064.
Secondo la norma, il termine “organizzazione" si riferisce ad aziende o strutture organizzative sovra-aziendali (holding, gruppi,...etc.), ma può riferirsi anche a contesti più limitati, come singoli cantieri, siti produttivi, appalti e simili.
La norma UNI ISO 14064 è suddivisa in 3 parti, che possono essere utilizzate separatamente o come insieme di strumenti integrati:
- ISO 14064-1, volta a quantificare e rendicontare le emissioni di gas a effetto serra e la loro rimozione. Definisce principi e requisiti per la quantificazione e la comunicazione delle emissioni di gas serra e della loro riduzione;
- ISO 14064-2, per il monitoraggio e la riduzione. Fornisce supporto nell’elaborazione e nella scelta di progetti di riduzione e compensazione, attraverso principi e requisiti per il monitoraggio e la comunicazione delle attività volte a ridurre o eliminare le emissioni di gas serra;
- ISO 14064-3, volta a convalidare e verificare le dichiarazioni. Definisce principi e requisiti utili a chi conduce o gestisce la validazione e/o la verifica delle dichiarazioni sulle emissioni di gas serra.
GHG Protocol
Uno degli standard più diffusi a livello globale per il calcolo delle emissioni delle aziende è il GHG Protocol Corporate Accounting and Reporting Standard, definito dal GHG Protocol.
Il GHG Protocol è stato istituito nel 1990, in seguito alla necessità di un quadro coerente per la comunicazione dei dati sui gas a effetto serra e sui calcoli della carbon footprint aziendale. Oggi collabora con governi, associazioni di settore, ONG, aziende e altre organizzazioni, per fornire le linee guida di calcolo delle emissioni più utilizzate al mondo.
Per misurare la carbon footprint di un’azienda secondo quanto definito dal GHG Protocol occorre dividere le emissioni GHG in 3 categorie:
- Scope 1;
- Scope 2;
- Scope 3.
Le emissioni di Scope 1
Le emissioni Scope 1 sono emissioni dirette di GHG che derivano da fonti detenute o controllate da un’organizzazione. Queste emissioni sono generate dall’utilizzo di combustibili fossili e dal rilascio in atmosfera dei gas a effetto serra.
Le emissioni di Scope 2
Le emissioni Scope 2 sono emissioni indirette derivanti dalla generazione di elettricità, calore e vapore acquistati e consumati dall’organizzazione. Queste emissioni sono considerate indirette, in quanto l’azienda è responsabile dell’utilizzo dell’energia, ma non delle emissioni generate dal fornitore per la sua produzione.
Le emissioni di Scope 3
Le emissioni Scope 3 sono emissioni indirette di GHG, escludendo quelle prodotte da elettricità, calore e vapore: questa categoria racchiude le fonti emissive che non sono sotto il diretto controllo aziendale, ma le cui emissioni sono indirettamente legate all’attività dell’azienda.
Includono, ad esempio, le emissioni a monte e a valle della catena del valore, come le emissioni di fornitori e clienti.
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Calcolatore della carbon footprint: di cosa si tratta
Esistono diversi strumenti e software online che semplificano il processo di calcolo della carbon footprint per individui e aziende. Questi calcolatori richiedono l'inserimento di dati relativi alle proprie attività quotidiane o aziendali, e utilizzano fattori di emissione per fornire una stima della carbon footprint.
Molto spesso, però, il risultato di questi calcolatori online non è attendibile, e di certo non può essere utilizzato per comunicare che la propria azienda ha iniziato un percorso di sostenibilità (o almeno non senza rischiare grosse sanzioni per greenwashing). Difficilmente, infatti, questo tipo di calcolatori è allineato agli standard internazionali visti precedentemente, né tantomeno è validato da enti certificatori.