Direttive europee sulla sostenibilità: scopri come allinearti ai nuovi provvedimenti
I nuovi provvedimenti europei in ambito sostenibilità per le aziende
CSRD, GRI, CSDDD, NFRD: sono alcune delle tante sigle che indicano i provvedimenti europei in ambito sostenibilità dedicati alle aziende. Negli ultimi mesi sono state adottate nuove direttive e nuovi standard, e la lista di questi provvedimenti è decisamente cresciuta, aumentando anche la difficoltà per le aziende di restare aggiornate su sfide e opportunità in ambito sostenibilità.
Ti interessa approfondire questi temi? In questo studio troverai 3 nuovi provvedimenti europei in ambito sostenibilità, quando entreranno in vigore e a chi sono rivolti.
Inoltre, il team di Up2You Insight ha realizzato un’infografica gratuita con 3 consigli pratici che puoi applicare per mantenere la tua azienda allineata a questi provvedimenti.
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Il Green Deal Europeo è la strategia definita dall’Unione Europea per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Tra gli obiettivi prefissati dall’Unione c’è quello di incentivare un modello di finanza più sostenibile. Per farlo, ha identificato un piano progressivo a cui le aziende dovranno rispondere per assicurare investimenti sostenibili.
In coerenza a questo piano sono nati recentemente 3 nuovi provvedimenti importanti:
- CSRD: Corporate Sustainability Reporting Directive;
- CSDDD: Corporate Sustainability Due Diligence Directive;
- ESRS: European Sustainability Reporting Standards;
La direttiva CSRD: di cosa si tratta
Questa nuova direttiva rende il report di sostenibilità parte della relazione finanziaria annuale, eliminando la possibilità di pubblicare le informazioni di sostenibilità in una relazione separata. Richiede inoltre un’analisi di doppia materialità, unendo materialità finanziaria e degli impatti ESG (ambientali, sociali e di governance).
Chi sono i destinatari della direttiva CSRD e quando entra in vigore?
La direttiva entrerà in vigore nel 2024 e le società interessate saranno le stesse che sono già obbligate a pubblicare la DNF (Dichiarazione Non Finanziaria), con almeno 500 dipendenti e fatturato netto annuo di almeno €50 milioni.
Sono già previsti, però, degli ampliamenti progressivi, in particolare:
- dal 2025 saranno interessate le società di grandi dimensioni, con almeno 250 dipendenti e fatturato netto annuo di almeno €40 milioni;
- dal 2026 le PMI quotate, con più di 50 dipendenti e fatturato netto annuo superiore ai €10 milioni;
- dal 2028 le filiali di impresa extra-UE, con fatturato netto annuo di almeno €150 milioni nell’UE.
Rientri in una di queste categorie? Abbiamo realizzato un’infografica con consigli pratici per iniziare subito ad allineare la tua azienda a questa nuova direttiva.
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Due Diligence sociale e ambientale: la direttiva CSDDD
Questa direttiva obbliga le aziende alla risoluzione degli impatti negativi generati dalla propria catena del valore, che comprende non solo vendita e produzione del prodotto, ma anche le attività di marketing, distribuzione, etc. fino alle attività di smaltimento.
Oltre all’obbligo di mitigare i rischi sviluppando politiche ad hoc, impone di rendere pubblici gli impegni presi e di valutarne l'efficacia almeno una volta ogni 12 mesi. In caso di inadempienza sono previste severe penalizzazioni, tra cui multe con un limite massimo del 5% del fatturato netto mondiale.
Quando entra in vigore la direttiva CSDDD?
La direttiva entrerà in vigore nel 2025 e, al contrario della direttiva CSRD, non sono ancora stati stabiliti ampliamenti successivi.
Chi sono i destinatari della direttiva CSDDD
I destinatari della CSDDD sono:
- imprese UE con più di 250 dipendenti e un fatturato netto annuo di almeno €40 milioni;
- società madri con più di 500 dipendenti e fatturato netto mondiale di almeno €150 milioni;
- imprese non UE con fatturato netto annuo superiore a €40 milioni nell’UE;
- società madri non UE con più di 500 dipendenti e fatturato netto mondiale di più di €150 milioni, di cui almeno €40 milioni nell’UE.
ESRS: gli standard europei per la rendicontazione sulla sostenibilità
Gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) entreranno in vigore nel 2024 e coinvolgeranno tutte le aziende che sono soggette anche alla direttiva CSRD.
Questi definiscono gli standard di rendicontazione condivisi e comparabili per tutti gli Stati membri.
I nuovi standard sono allineati alle varie normative europee e ai principali organi internazionali (come il GRI), stabilendo linee guida sui temi e gli indicatori che le aziende devono includere nei rapporti di sostenibilità; ad esempio cambiamento climatico, gestione dell'acqua e delle risorse, biodiversità, diritti umani, pratiche lavorative, etc.
Gli ESRS introducono anche il concetto di doppia materialità, espandendo il perimetro di reporting di un'azienda a tutta la sua catena del valore con un impatto significativo sulla portata, sul volume e sulla precisione delle informazioni da divulgare.
Come allineare la tua azienda alle nuove direttive europee in ambito sostenibilità: scarica l’infografica gratuita
Abbiamo visto quali sono i nuovi provvedimenti in ambito sostenibilità che stanno per entrare in vigore, e quali sono le aziende interessate. Ma cosa puoi fare se la tua azienda si trova in una delle categorie interessate da questi nuovi provvedimenti?
Per rispondere a questa domanda il team di Up2You Insight ha realizzato un’infografica con 3 consigli pratici che puoi mettere in atto per allineare subito la tua azienda alle nuove direttive europee, così da non farti cogliere alla sprovvista.
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